sabato, ottobre 17

Le ragioni limpide e nette dell'antirazzismo

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Un paese che ha decretato, attraverso leggi e pratiche sociali, che migranti, rom e omosessuali sono, di diritto e di fatto, fuori del consesso civile è un paese che si è posto fuori del consesso dei paesi civili, nonché degli standard e delle convenzioni internazionali.
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Un paese in cui, senza discriminazione alcuna, ogni giorno si sprangano «stranieri» come gay, senza che si manifesti una reazione proporzionata alla gravità dell'escalation è un paese sull'orlo dell'abisso. ...leggi tutto
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L'idea di un'Italia preistorica, fobica, che non fa ricerca, che aggredisce persone per il colore della pelle o la religione, che non investe sulla cultura, che fa marcire i suoi monumenti storici (vedi Pompei), che taglia la scuola, che taglia i salari, che arricchisce solo i più ricchi, che ingrassa la mafia, a me non piace.
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Dobbiamo creare un paese che investe sulla conoscenza reciproca, che crea servizi, che affronta le problematiche non con fatalismo ma con professionalità. La convivenza non è facile. Non è facile in una coppia che si ama, come non lo è in una città, in un paese. Ma chi soffia sul razzismo vuole solo vederci tristi, poveri e soli. Io non ci sto. ...leggi tutto
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A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che ogni straniero è nemico. Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all'origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora, al termine della catena, sta il lager. ...leggi tutto [Livio Pepino]

Prima del "pacchetto sicurezza" gli stranieri impoveriti dalle nostre politiche erano da soccorrere e il razzismo era clandestino. Oggi i poveri sono clandestini e il razzismo riceve onore di cittadinanza.
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Estraneo alla Costituzione e alla Dichiarazione universale dei diritti umani, il razzismo in tutte le sue forme non può essere sostenuto e proposto nemmeno sotto le mentite spoglie di una norma che invoca maggiore sicurezza.

In quel meraviglioso testo che è la Lettera ai giudici don Lorenzo Milani riferendosi ai suoi ragazzi afferma:
Essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando sanciscono il sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate.
E' ciò che solennemente promettiamo di fare. ...leggi tutto [Tonio Dell'olio]
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